PREMESSA
Con il
presente documento, dopo una breve nota storica sul Liceo ed
alcune rilevazioni di carattere socio-economico sul suo
background familiare e sociale, vengono presentati e
definiti i principali aspetti dell’azione didattica:
finalità, metodologie, strumenti, verifiche e valutazione,
finalità e impostazioni didattico-educative delle singole
discipline, modi e forme del recupero.
A queste
voci, attraverso le quali si è cercato di tracciare un
profilo complessivo delle attività, per così dire,
"permanenti" del nostro Liceo, fissando i principi e i
criteri di fondo cui esso si ispira nella sua azione
educativa, sono state aggiunte indicazioni relative alle
iniziative con cui il Collegio dei docenti ha inteso,
nell’anno in corso, potenziare e ampliare la propria offerta
formativa, attraverso esperienze didattiche innovative,
sperimentazioni, progetti extracurricolari, obiettivi
specifici affidati ai docenti responsabili delle funzioni
strumentali e alle commissioni.
Le fonti
del documento sono le programmazioni didattico-educative dei
Consigli di classe e dei singoli docenti, gli interventi e
le delibere del Collegio dei docenti in materia, le riunioni
per discipline e per dipartimenti, le relazioni dei docenti
chiamati a ricoprire le funzioni strumentali, il Patto
educatico di corresponsabilità scuola-famiglia-studenti, le
proposte avanzate dagli alunni attraverso i loro organi di
rappresentanza, l’insieme dei dati che si ricavano
dall’osservazione dei modi concreti in cui l’azione
didattica si svolge all’interno della scuola, il colloquio
quotidiano con i docenti, gli studenti, i genitori, il
personale ATA, che si è intensificato attraverso incontri e
riunioni in questo primo scorcio dell’anno.
Si è
inteso, in conclusione, elaborare un testo che sia in grado
di fornire al personale docente ed all’utenza una sorta di
"fotografia" del modo in cui il Liceo interpreta la propria
funzione educativa ed un un punto di riferimento per
l’intera attività didattico-educativa.
Il
profilo e l’identità complessiva che da esso si evincono
sono, a nostro avviso, quelli di una scuola
- radicata nelle proprie
tradizioni classiche e umanistiche;
- nello stesso tempo aperta alle
trasformazioni culturali del nostro tempo e alle
esigenze di innovazione che lo caratterizzano;
- propedeutica, pertanto, allo
studio universitario e ad un positivo ingresso nel mondo
delle professioni;
- tesa ad ottimizzare il
successo, attraverso il recupero degli alunni in
difficoltà e la promozione delle eccellenze;
- capace di delineare percorsi
didattici e culturali ben selezionati, basati sui nuclei
essenziali di ciascuna disciplina, privilegiando la
qualità del metodo ("imparare ad imparare") sulla
quantità delle nozioni.
- attenta ai temi della
sicurezza, del benessere e del disagio giovanile, e
capace di rispondere alla necessità dell’ascolto ;
- intenzionata a curare
l’accoglienza e a fornire agli allievi la capacità di
compiere scelte ragionate, mature e consapevoli,
attraverso un’efficace attività di orientamento;
- volta a migliorare l’attività
della scuola come emanazione della P.A.
Le origini
del nostro Liceo
Una
nascita... per scissione
Nel 1902
l'esuberante popolazione scolastica del Liceo Ginnasio "Vittorio
Emanuele" dovette essere divisa: alcune classi andarono,
allora, ad occupare l'edificio della Maddalena (nell'area
situata nei pressi di Piazza Garibaldi detta della "Duchesca"),
che, adibito a ritiro monastico, faceva parte del secondo
gruppo delle Opere Pie.
Il
provvedimento
in un telegramma
La
scissione venne disposta dalle autorità superiori con questo
telegramma inviato al prof. Leonardi Ricciardi, allora
Rettore del Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele": <<Approvo
che nel Liceo Ginnasio V. Emanuele classi ginnasiali siano
tutte divise in tre sezioni, prima classe liceale in quattro
sezioni, seconda e terza in tre sezioni. Secondo accordi
presi verbalmente con V.S., soltanto corso aggiunto B delle
classi ginnasiali e liceali e classe prima liceale C restano
nei locali attuali. Le altre classi aggiunte saranno
trasportate nei locali nuovi Maddalena Maggiore in modo da
formare un corso completo. La prima e la terza classe
ginnasiale aggiunta del locale Maddalena sarà divisa in due
sezioni(…). Il prof. Giuseppe Finzi, nel 1902,
venne nominato Preside del quinto liceo di Napoli. Per sua
volontà, in quello stesso anno, si deliberò di dare
all'Istituto il nome di "Giuseppe Garibaldi", l 'Eroe
dei Due Mondi, ed il 3 giugno 1903 ebbe luogo nella Scuola
anche una modesta cerimonia in cui parlarono dell'eroe tanto
il Preside che il Prof. Tito Spinelli. Era presente
all’inaugurazione, in rappresentanza degli allievi, tale De
Filippis, di terza liceale: il Ministero approvò la
proposta. In occasione della cerimonia prima ricordata venne
inaugurato un busto in marmo di Garibaldi, fatto eseguire a
spese di alunni ed insegnanti, che fu collocato su una
colonna di marmo, dono del Prof. Achille Capasso. Si ha
motivo di ritenere che si tratti della stessa opera che
attende gli alunni della scuola ogni mattina al suono della
campanella, all’entrata del terzo piano. Sopra il busto, la
lapide di marmo che ricorda gli allievi del Liceo caduti
nella prima guerra mondiale. Il "Garibaldi" divenne
istituto autonomo il primo luglio del 1905 per effetto di un
Progetto di Legge presentato un anno prima al Parlamento dal
Ministro del tempo.
La sede
attuale
Il Liceo
si trasferì in seguito nella sede attuale. Sull’edificio
sono stati realizzati nel tempo numerosi interventi di
ristrutturazione, tra i quali il più recente è avvenuto nel
2000. Con esso si è proceduto, oltre alla riverniciatura,
alla modernizzazione degli ambienti, all’adeguamento alle
norme di sicurezza europee.
IL
RETROTERRA AMBIENTALE E FAMILIARE
Il
territorio in cui il "Garibaldi" si colloca è ai margini del
centro storico della città. Le abitazioni intorno risalgono
alla prima metà del secolo scorso. Notevole la presenza di
uffici e strutture pubbliche. Le fasce sociali più
rappresentate sono popolari e di media borghesia. Il
collegamento con le diverse realtà e istituzioni presenti
sul territorio (palestre, parrocchia, Asl, altri centri di
aggregazione), non si relazionano in modo stabile con
l’Istituto, anche perché è elevata la percentuale di allievi
che provengono dalla periferia nord della città. Solo una
parte della platea del Garibaldi abita nelle vicinanze
(Corso Garibaldi, Quartiere Arenaccia, Centro Direzionale,
via Foria), mentre è bassa la percentuale di alunni di altra
provenienza.
La
tipologia di famiglia che sceglie il nostro Liceo per i
propri figli appartiene ad un ceto medio-alto ed è
costituita da 4-5 componenti, con un tasso di occupazione
che coinvolge, nella metà dei casi, entrambi i genitori. In
genere, i padri sono impiegati o professionisti. La metà
delle madri degli studenti svolge il lavoro di casalinga,
mentre l’altra metà si divide tra impiegate e
professioniste. Il livello d’istruzione dei genitori è
medio-alto, con licenza superiore o laurea.
Come
operiamo: la situazione in "ingresso" come punto di partenza
dell’azione educativa
Poiché
l’azione didattica si svolge all’interno di una singola e
determinata classe, composta da singole e specifiche
individualità, tutte con un proprio pregresso sociale,
familiare, educativo, culturale, è con essa che gli
operatori scolastici devono inizialmente misurarsi. Gli
obiettivi che i docenti fissano al proprio lavoro quotidiano
per conferirgli un senso ed una direzione, devono pertanto
essere calati nella realtà sempre mutevole e irripetibile
delle condizioni umane e scolastiche che di volta in volta
si determinano.
In tale
ottica, è meritevole di attenta e accurata analisi la
situazione di partenza di ogni singolo allievo, al fine di
assicurare una "accoglienza" tale da rendere più agevole sia
l’inserimento scolastico iniziale, sia il passaggio dal
biennio ginnasiale al triennio liceale. Analogamente, devono
essere pensati percorsi individualizzati, sia nella fase di
recupero degli alunni in situazione di difficoltà sia nella
valorizzazione delle attitudini individuali più spiccate.
La
valutazione della situazione di partenza degli allievi, che
ha una funzione di natura diagnostica circa i livelli
cognitivi iniziali e le caratteristiche effettive
dell’ingresso (gli atteggiamenti verso la scuola e verso le
singole discipline), si avvale di tutti gli strumenti e di
tutte le conoscenze disponibili, dai giudizi sintetici degli
esami di licenza media, ai giudizi e alle valutazioni
formulati nelle classi precedenti, dai test di ingresso,
alle risultanze delle prime verifiche nello scorcio iniziale
dell’anno. Nessuno di questi elementi di conoscenza può
trasformarsi in una "camicia di forza" della valutazione e
in un fattore di condizionamento del giudizio.
La
raccolta di questi dati non ha e non potrebbe avere,
infatti, carattere selettivo e discriminatorio, ma
rappresenta solo il punto di partenza per la programmazione
di un’attività didattica commisurata alle effettive
possibilità degli allievi, ai tempi della loro crescita e
maturazione, al sostrato culturale sul quale dovrà poggiare
– e col quale dovrà interagire- il successivo apprendimento.
Se,
pertanto, in questa fase d’avvio emergeranno difficoltà e
lacune dal punto di vista dei prerequisiti essenziali, sarà
buona norma per tutti fermarsi, rafforzare le conoscenze di
base richieste e rinviare, poniamo, l’inizio dello
svolgimento della morfologia latina e greca, per lasciare
spazio al rafforzamento delle conoscenze e delle competenze
di lingua italiana, che ne costituiscono l’ineliminabile
base e fondamento.
Un utile
contributo per definire, in questo caso, la situazione di
partenza dell’istituto nel suo complesso proviene anche
dall’indagine sugli adolescenti nel territorio del DSB 53
ASL Napoli 1, condotta tra gli studenti del Liceo, che ha
messo in rilievo le risultanze seguenti:
- la scuola è considerata dagli
alunni un luogo dove si impara un "mestiere";
- per gli intervistati sarebbe
importante rendere meno formale il rapporto con
l’istituzione scolastica, introducendo all’interno di
essa spazi di informazione sulla droga, la sessualità,
e, soprattutto, di confronto sul futuro, che appare loro
nebuloso ed incerto, e sul quale vorrebbero essere
rassicurati;
- molto elevato risulta il
numero di coloro che coltivano hobby o interessi, che
spaziano dalle attività sportive alla musica;
- l’istruzione scolastica è
ritenuta comunque utile dai giovani per il prosieguo
della loro vita e per il loro inserimento sociale.
- Contro la tendenza dominante
ad una fuoriscita ritardata dei giovani dai nuclei
familiari di provenienza, gli alunni del Liceo
dichiarano di voler diventare presto indipendenti,
trovare un lavoro e formarsi una famiglia.
I dati
rilevati non possono non indurre i responsabili della
programmazione scolastica, docenti in primis, a dare
risposte, laddove possibile, ad istanze e a bisogni di cui i
nostri giovani sono portatori, attraverso attività di
orientamento, strutture di ascolto per l’eliminazione del
disagio, centri di informazione e di educazione sui temi
della droga e della sessualità, attivazione di corsi e
realizzazione di progetti in grado di rispondere sempre
meglio alle richieste dei giovani per il tempo libero,
rafforzamento delle motivazioni che li inducano a ritenere
utile e produttivo ciò che essi fanno sui banchi di scuola.
Un ruolo
fondamentale svolgerà, nell’ambito dell’orientamento in
ingresso, l’apposita Commissione che ha, a tale fine,
elaborato un programma d’intervento intitolato "Il filo
d’Arianna", i cui obiettivi principali sono:
- sostenere gli studenti e le
famiglie nella scelta del percorso scolastico,
rendendoli consapevoli del corso di studi che si intende
intraprendere;
- contribuire al loro successo
scolastico e formativo;
- limitare la dispersione
scolastica nel biennio;
- creare un rapporto di
continuità tra la scuola media inferiore e la scuola
media superiore, e tra quest’ultima e l’Università;
- promuovere l’offerta formativa
dell’istituto sul territorio.
Le
finalità generali della nostra azione educativa
Si
riassumono in sintesi quelle che, alla luce delle
valutazioni dei singoli docenti, dei Consigli di classe, dei
dipartimenti disciplinari e del Collegio dei docenti,
appaiono le fondamentali finalità generali a cui il Liceo
deve mirare nel corso della sua opera educativa:
- Educare alla capacità di
relazionarsi in modo corretto con se stessi e con gli
altri
- Educare all’acquisizione di un
patrimonio di competenze, capacità, conoscenze
strutturate, tali da consentire l’accesso a qualsiasi
facoltà universitaria ed al mondo delle professioni,
favorendo in modo particolare lo sviluppo di un metodo
di apprendimento autonomo ("imparare ad imparare") e di
un’espressione linguistica accurata e consapevole, come
segno di razionalità del pensiero
- Educare ad una flessibilità di
atteggiamento e di cultura tale da consentire un
approccio consapevole alla realtà del mondo moderno,
attraverso l’acquisizione di una coscienza e di una
memoria storica.
- Favorire, in modo particolare,
l’acquisizione da parte dell’allievo di un’autonoma
capacità di giudizio, in una società nella quale tendono
ad affermarsi fenomeni di omologazione, di conformismo,
di "pensiero unico".
- Educare alla consapevolezza di
vivere in un mondo "globalizzato" e ad una idea
tollerante e multiculturale dei rapporti sociali e
interpersonali; orientando, in particolare, la
formazione educativa verso i nuovi orizzonti europei
- Permettere allo studente,
attraverso un adeguato percorso di conoscenza e di
maturazione interiore, di compiere scelte consapevoli
circa il suo futuro scolastico e professionale
- Promuovere i rapporti della
scuola con il territorio ponendosi, nel suo ambito,
quale fattore di riferimento e di crescita culturale
Gli assi
culturali del nuovo biennio
Il
Regolamento definitivo sul nuovo obbligo d’istruzione fissa
le competenze chiave cui l’azione educativa deve tendere,
inquadrandole in una serie di "assi culturali" che si
ritiene opportuno riportare in questo punto del documento.
Asse dei
linguaggi (padronanza della
lingua italiana; utilizzazione di una lingua straniera per
scopi comunicativi e operativi; utilizzazione degli
strumenti fondamentali per la fruizione del patrimonio
artistico e letterario; utilizzazione e produzione di testi
multimediali)
Asse
matematico (uso delle
tecniche di calcolo aritmetico e algebrico; analisi delle
figure geometriche; strategie per la soluzione di problemi;
analisi e interpretazione di dati; anche con
rappresentazioni grafiche)
Asse
scientifico-tecnologico
(osservazione e analisi di fenomeni naturali e artificiali;
analisi dei fenomeni legati alle trasformazioni di energia;
consapevolezza delle potenzialità e dei limiti delle
tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate)
Asse
storico-sociale
(comprensione del cambiamento e della diversità dei tempi
storici, attraverso il confronto tra epoche e aree
geografiche e culturali; collocare l’esperienza personale in
un sistema di regole; riconoscere le caratteristiche
essenziali del sistema socio-economico).
Nel
quadro della legge 26 ddicembre 2006, n.296, art.1, comma
622, il Liceo adotta, in forma sperimentale, le innovazioni
seguenti:
- adeguamento dei programmi di
italiano ed inglese all’asse dei linguaggi;
- adeguamento dei programmi di
matematica all’asse matematico;
- adeguamento dei programmi di
storia, ed. civica e geografia all’asse storico-sociale.
Il Liceo,
nell’ambito della sperimentazione prevista per il biennio
2007-2009, aderisce alle istanze di fondo della legge sul
biennio obbligatorio attraverso un adeguamento dei programmi
delle quarte ginnasiali di italiano, educazione civica e
matematica agli assi culturali sopra riportati
Gli
obiettivi trasversali della nostra azione educativa
Gli
obiettivi che i docenti di tutte le discipline, al di là di
quelle che sono le specificità di ogni singola materia,
intendono perseguire sono i seguenti:
Formativo-cognitivi:
- Conoscere
gli elementi essenziali del nostro patrimonio culturale;
- Comprendere
testi, fatti e fenomeni;
- Applicare regole e
principi generali a casi specifici e concreti;
- Valutare
autonomamente testi, fatti e fenomeni;
- Esprimere
il proprio pensiero in modo corretto, chiaro, coerente
ed organico; acquisire gusto e consapevolezza
espressivi.
Formativo-comportamentali
- Essere consapevole di sé, del
significato e delle conseguenze dei propri comportamenti
e delle proprie scelte , del significato e della
funzione delle regole, della necessità di rispettarle e
acquisire un senso profondo della legalità al quale
informare le proprie azioni;
- Essere capace di affrontare
con senso di responsabilità il lavoro e l’impegno
personale, maturando un senso di appartenenza al gruppo
sociale;
- Essere capace di compiere
scelte ed avere comportamenti dettati da senso critico e
non conformistici;
- Improntare i propri
comportamenti ad uno spirito di tolleranza ed evitare
ogni pregiudizio nei confronti della diversità.
Metodologie, strumenti e spazi
Tutti i
metodi applicati nell’insegnamento delle diverse discipline
prevedono una partecipazione attiva e dialogica dell’alunno
(ricerche, relazioni individuali o di gruppo, costruzione
del modulo didattico a partire dalla lettura diretta dei
testi e dalla discussione guidata su di essi, apprendimento
per problemi mediante l’uso della ricerca-azione). La stessa
lezione frontale di tipo tradizionale può essere svolta in
modo che l’allievo, sollecitato ad utilizzare le conoscenze
pregresse e le doti di intuizione, collabori attivamente col
docente alla sua elaborazione. Gli steccati tra "frontale" e
"non frontale", esasperati dalla didattica moderna con
atteggiamento spesso solo nominalistico, si stemperano,
infatti, nella realtà della concreta e quotidiana azione
didattica.
La
centralità del testo nelle materie letterarie e umanistiche,
dell’esperimento in quelle scientifiche, non prescinde
comunque dalla necessità di fornire all’alunno un disegno
complessivo dei fatti e dei fenomeni ed una visione organica
e sistematica delle questioni, purchè, appunto, non
sganciata dalla possibilità della verifica e dell’esperienza
diretta (ad un giornalista che gli chiedeva se fosse utile
agli alunni il metodo di ricerca della scuola francese degli
"Annales", Braudel, il grande storico che ne era esponente
di spicco, rispose che l’insegnamento scolastico deve
innanzitutto fornire quadri prospettici d’insieme, di stampo
tradizionale…).
Il
problem-solving viene impiegato, in modo particolare, nelle
discipline matematico-scientifiche, per condurre gli allievi
alla soluzione di problemi complessi, ma può essere utile
strumento metodologico anche in ambiti diversi, come ad
esempio la costruzione di un saggio breve, scomposto, in
fase di esercitazione, in una serie di quesiti sui singoli
testi e dati che ne rappresentano la documentazione, o,
ancora, la traduzione, intesa come punto d’arrivo di una
serie di passaggi volti alla scomposizione del brano nei
suoi elementi costitutivi.
La
prospettiva storico-epistemologica, applicata alla sfera
delle materie scientifiche, può rappresentare un utile
collante tra discipline dell’area scientifica e discipline
letterarie e umanistiche, sia sul piano del metodo sia dei
contenuti.
Tra le
tecniche concernenti le dinamiche interpersonali e di gruppo
può risultare efficace, specialmente ai fini del recupero,
la strategia del tutoraggio.
Gli
strumenti e i materiali audiovisivi rappresentano ormai una
risorsa preziosa per l’insegnante, a condizione che
l’impatto delle immagini e dei suoni, che provocano un più
diretto coinvolgimento emotivo degli alunni, venga filtrato
da un’opportuna mediazione didattica. L’articolazione del
cineforum può, al riguardo, rappresentare un utile modello
di riferimento.
Le visite
guidate, le lezioni itineranti e i viaggi d’istruzione,
utile fattore di amalgama e di socializzazione del
gruppo-classe, devono essere intesi come momenti di verifica
dell’apprendimento teorico e di sollecitazione ad un’idea
della cultura come lettura diretta e decodifica della realtà
nei suoi diversi aspetti.
Particolare attenzione viene dedicata all’acquisizione delle
metodologie relative ai nuovi mezzi di comunicazione e ai
linguaggi delle nuove tecnologie, così come allo studio
della lingua straniera. Per quest’ultima, nel rimandare alle
relative indicazioni didattiche disciplinari, si segnala qui
l’impiego del CLIL (Content Language Integrated Learning).
Anche gli scambi culturali e l’uso della rete rientrano
tra le strategie adottate per l’insegnamento della lingua
straniera.
L’insegnamento delle diverse discipline si avvale degli
strumenti, delle occasioni educative e degli spazi
sottoindicati: libri di testo, materiale didattico in
fotocopia, audiovisivi, libri della biblioteca scolastica
e/o di classe, carte geografiche, pubblicazioni varie,
quotidiani; eventi culturali, lezioni itineranti, visite
didattiche, viaggi d’istruzione; palestra, laboratori
(informatico, linguistico, scientifici, mobili e on-line),
aula per la proiezione degli audiovisivi.
In tutti
i casi i docenti sapranno individuare i nuclei essenziali e
fondanti delle diverse discipline, consapevoli che è sana
didattica quella che riesce ad armonizzare la necessità di
trasmettere conoscenze con l’esigenza di insegnare metodi,
strategie di apprendimento, competenze che costituiranno per
gli alunni un "possesso per sempre".
Le
verifiche e la valutazione
Costituiscono strumenti della verifica:
- Test o prove strutturate e
semistrutturate a scelta multipla, vero/falso,
completamenti, trattazione sintetica, risposta singola;
- prove a struttura aperta
(produzione di testi di vario tipo, temi, relazioni,
lettere, articolo di giornale, saggio breve,
interrogazioni orali)
- traduzioni dal greco, dal
latino e dall’inglese.
La
valutazione in itinere o formativa viene effettuata
durante gli interventi didattici ed ha lo scopo di fornire
le informazioni necessarie per la regolazione dell’azione
didattica, non esclusa la necessità di avviare l’attività di
recupero.
In
presenza di un ragazzo che presenta difficoltà
nell’apprendimento, il cui impegno è scarso, le capacità di
assimilazione insufficienti, il docente si assumerà la
responsabilità di tali difficoltà e si auto-intorregherà
sulle proprie strategie metodologico-didattiche, cercando
delle alternative.
La forma
di valutazione più adatta in questo caso è, appunto, la
valutazione formativa che, sotto la spinta di una costante e
attenta osservazione, è in grado di cogliere subito
l’ostacolo che inceppa il processo di apprendimento,
permettendo così al docente l’adeguato aggiustamento in
itinere.
L’intero
processo di modifica e di aggiustamento dell’azione
didattica dovrà essere portato a conoscenza dell’alunno e
delle famiglie.
In questo
modo la valutazione finale o sommativa, la cui funzione è
quella di consentire un bilancio complessivo
dell’apprendimento, sia a livello del singolo alunno sia a
livello dell’intero gruppo-classe, sarà espressa nella
consapevolezza di aver sperimentato tutte le strade
possibili per favorire la rimozione delle cause che
impediscono, talvolta, il successo scolastico.
Indicatori di valutazione
a)
conoscenze; b) applicazione; c) coerenza logica; d) capacità
di valutazione; e) impegno; f) frequenza
Descrittori
Conoscenze
0-3:
nulle o scarse ; 4: insufficienti (frammentarie e lacunose);
5: mediocri (conoscenze superficiali); 6: sufficienti
(conoscenze adeguate dei contenuti essenziali); 7-8:
discrete/buone (conoscenza completa di tutti gli argomenti);
9-10: ottime/eccellenti (conoscenze approfondite, arricchite
da letture personali)
Coerenza
logico-argomentativa
0-3:
nulla o scarsa; 4: " insufficiente (elencazione degli
elementi senza organicità e coerenza); 5: " mediocre
(elencazione degli elementi in modo solo in parte coerente);
6: " sufficiente (capacità di produzione di un insieme
coerente); 7-8: " dicreta/buona (capacità di fornire una
sintesi organica e coerente); 9-10: " ottima/eccellenti
(capacità di fornire una sintesi organica, coerente, ricca
ed articolata)
Applicazione delle conoscenze
0-3:
applica le conoscenze in modo nullo o scarso;
4: " " "
insufficiente
(riferisce
solo mnemonicamente la regola generale)
5 " " "
mediocre
(riesce ad
applicare le regole generali solo in situazioni di minima
difficoltà)
6: " " "
sufficiente
(sa operare
il passaggio dalla regola generale al caso concreto)
7-8: " " "
dicreto/buono
(applica
regole e principi generali anche a situazioni nuove non
oggetto di studio)
9-10: " " "
ottimo/eccellente
(applica
regole e principi in modo estremamente corretto ed anche
originale)
Capacità
di eleborazione critica
0-3:nulle
o scarse
4:
insufficienti (l’alunno valuta in modo non autonomo, ad es.
si limita a
riferire
giudizi e valutazioni altrui
5:
mediocri (tenta di valutare ma non fornisce sufficienti
motivazioni)
6:
sufficienti (è capace di fornire valutazioni motivate)
7-8:
discrete/buone (è capace di fornire valutazioni motivate e
personali)
9-10:
ottime/eccellenti (è capace di valutare un fenomeno in modo
originale e da diversi punti di vista)
Capacità
linguistico-espressive
0-3:
nulle o scarse (si esprime in modo scorretto, non adopera il
lessico in modo appropriato, manca di padronanza sintattica,
commette errori grammaticali)
4:
insufficienti (commette ripetuti errori lessicali e
sintattici, che gli impediscono di esprimere il suo pensiero
e di esporre gli argomenti in modo chiaro e compiuto)
5:
mediocri (riesce solo in parte ad esprimere il suo pensiero
e ad esporre gli argomenti in maniera corretta)
6:
sufficienti (si esprime correttamente)
7-8:
dicrete/buone (si esprime in modo chiaro e corretto per
proprietà lessicale e padronanza sintattica)
9-10:
ottime/eccellenti (adopera il linguaggio in modo del tutto
preciso e corretto, compiendo scelte lessicali accurate e
specifiche, padroneggiando pienamente le strutture
sintattiche e rivelando anche originalità espressiva)
Concorrono alla valutazione dell’alunno i seguenti
indicatori di carattere comportamentale:
- Impegno
: nullo o scarso, modesto e discontinuo, intenso e
costante
- frequenza delle lezioni
: scarsa, saltuaria e discontinua, assidua e costante
Per
quanto concerne l’assegnazione del voto e del giudizio
sintetico alle traduzioni dal greco e dal latino, i docenti
utilizzeranno gli indicatori comunemente in uso, di cui si
fornisce qui un elenco puramente orientativo: comprensione
generale del testo, conoscenze morfosintattiche, resa
linguistica, completezza, uso del vocabolario.
I docenti
di italiano utilizzeranno per la correzione e la valutazione
delle prove scritte i seguenti indicatori, di cui si
fornisce un elenco puramente orientativo: pertinenza,
applicazione delle conoscenze, produzione d’idee, capacità
di elaborazione personale, organicità e coesione, padronanza
sintattica, proprietà e specificità lessicale.
I docenti
di educazione fisica seguiranno, nella classificazione dei
livelli di prestazione motoria e sportiva, la scala di
Harrow, aggiungendo un livello fuori scala per le
insufficienze.
I docenti
di inglese utilizzeranno una griglia di valutazione
specifica, modellata sui parametri della certificazione
europea.
Nelle
valutazioni quadrimestrali e finali sarà adottato il
seguente schema di giudizio, basato sui criteri sopra
esposti. I dipartimenti che intenderanno adottare una
diversa griglia di valutazione, si atterranno comunque,
nelle linee generali, agli indicatori e ai descrittori sopra
indicati.
Schema di
giudizio adottato:
L’alunno,
fornito di capacità espressive……… , possiede conoscenze………,
che sa applicare in modo……… Il suo livello di coerenza e di
organicità nell’esposizione risulta………
Le
capacità di valutazione sono………
L’impegno
è stato nel corso dell’anno………. la frequenza………
Le
capacità traduttive dell’alunno, in base agli indicatori
adottati, sono ……… (solo per il latino e il greco)
Le
capacità di produzione scritta di un testo, in base agli
indicatori adottati, sono……… (solo per l’italiano).
Per la
sospensione del giudizio nel giudizio finale, viene fissato
un numero massimo di tre insufficienze, ma viene lasciato
comunque ai Consigli di classe un margine di discrezionalità
nella valutazione finale, che deve essere sempre
adeguatamente motivata.
Il
recupero
Le prime
due settimane dell’anno scolastico vengono dedicate alla
ripetizione dei punti essenziali del programma dell’anno
precedente e/o al rafforzamento degli obiettivi raggiunti.
Nel corso
dell’anno si svolgeranno le seguenti attività di recupero.
Ginnasio:
latino,
greco, matematica: corsi di recupero dalla fine del primo
quadrimestre al mese di aprile compreso;
inglese:
sportello dagli inizi del mese di novembre al mese di aprile
compreso.
Liceo:
Sportello
per tutte le discipline dagli inizi di novembre a tutto il
mese di aprile, con numero di ore variabile in base alle
discipline nelle quali si registra storicamente il maggior
numero di insuccessi scolastici (latino, greco, matematica).
In casi particolari, e compatibilmente con le disponibilità
finanziarie, è possibile l’attivazione di corsi di recupero
Ginnasio
e Liceo:
Ciascun
insegnante, in base alla situazione di partenza della
classe, programma un numero di ore destinate alla
ripetizione, al rafforzamento degli obiettivi e al recupero
degli alunni in situazione di difficoltà, indicandolo nella
propria programmazione individuale e annotandone i contenuti
nella relativa pagina del registro personale.
I corsi
di recupero si articolano in moduli di 10-15 alunni, per un
totale di ore da un minimo di 10 ad un massimo di 20.
La
decisione sul numero delle ore viene presa dal Consiglio di
classe in base alle esigenze didattiche che si evidenziano
in ciascun caso specifico. Il numero delle ore dei corsi di
recupero extracurricolare è comunque subordinato alle
compatibilità finanziarie Per le discipline nelle quali non
si segnala un’eccessiva quantità di debiti formativi, il
numero degli alunni potrà essere inferiore a 10, ma comunque
non potrà scendere sotto la soglia minima di 5 partecipanti.
Per
quanto riguarda le modalità, nello svolgimento dei corsi di
recupero i Consigli di classe potranno adottare le
metodologie seguenti: lezione frontale, laboratorio
didattico, ricerca-azione, cooperative-learning. I corsi
potranno avere come oggetto la singola disciplina o
comprendere aree disciplinari affini.
Le
situazioni persistenti di difficoltà verranno segnalate
periodicamente alle famiglie.
Le
finalità e l’impostazione didattico-educativa delle singole
discipline
Religione
L’insegnamento della religione cattolica viene svolto per
un’ora la settimana, nell’intero quinquennio, da uno stesso
docente. Questa soluzione consente di sviluppare, nel corso
degli anni, una buona conoscenza delle classi, sopperendo in
parte alle difficoltà che derivano dall’esiguità del tempo a
disposizione.
Mediante
l’insegnamento della disciplina si perseguono le seguenti
finalità generali:
-
sviluppo psicologico, culturale e spirituale dell’alunno;
-
risveglio degli interrogativi profondi sul senso della vita,
sulla concezione del mondo e degli ideali che ispirano
l’agire dell’uomo nella storia;
-
promozione della formazione della coscienza morale.
La
religione contribuisce alla realizzazione di una delle
finalità generali dell’intera programmazione del Liceo, cioè
quella di promuovere la conoscenza delle altre culture, in
un fecondo scambio di conoscenze e di visioni della realtà.
Per
quanto concerne i criteri comuni di valutazione, i docenti
si avvarranno di una scala di valori per esprimere
sinteticamente il maggiore o minore impegno, la
partecipazione, l’assiduità al dialogo educativo, con le
tradizionali indicazioni di "insufficiente", "sufficiente",
"buono", ottimo", corrispondenti alla griglia di valutazione
adottata dalla scuola.
Per
quanto riguarda la definizione dei contenuti e delle linee
programmatiche comuni, i docenti si propongono un piano di
lavoro articolato nel modo seguente.
Ginnasio:
la struttura della Bibbia, con uno sguardo complessivo al
contesto storico dell’Antico e Nuovo Testamento; i documenti
principali della tradizione cristiana; aspetti dottrinari;
la Chiesa nei primi tre secoli; i Concili.
Liceo:
analisi delle molteplici manifestazioni dell’esperienza
religiosa; origine della religione cristiana, la figura di
Gesù Cristo e la Sua rilevanza nella storia dell’umanità di
ogni uomo. Saranno svolte argomentazioni sul problema di Dio
nelle varie forme religiose, sul problema etico-morale e
sulla Chiesa come istituzione e mistero.
I docenti
si avvarranno anche, come supporto didattico-pedagogico,
dell’ausilio di strumenti audiovisivi in generale. La
metodologia prevede l’effettuazione di ricerche
storico-antropologiche.
Materie
letterarie nel ginnasio
L’insegnamento delle materie letterarie al ginnasio per
complessive diciotto ore settimanali è affidato a un unico
insegnante, che ha il compito di seguire la crescita degli
allievi in una delle fasi più critiche della loro vita e di
fornire loro il metodo di studio e gli strumenti che li
mettano in grado di seguire con profitto gli studi liceali.
E’ prevista la possibilità di sdoppiare la cattedra per
consentire un carattere più plurale sia nella conduzione
didattica che nella valutazione, come avviene, ad anni
alterni, nei corsi E e F, tra italiano, storia e geografia,
da un lato e latino e greco, dall’altro.
Il nucleo
centrale dell’insegnamento è costituito dalle discipline
linguistiche: italiano, latino e greco, che impegnano gli
studenti per quattordici ore settimanali, mentre le scienze
umane, la storia e la geografia, occupano quattro ore
settimanali.
L’ampio
spazio dedicato all’area linguistica sottolinea la
centralità della riflessione sulla comunicazione, intesa
come premessa a qualsiasi forma di esperienza e di
conoscenza. L’educazione all’uso consapevole della lingua
nelle sue diverse funzioni, l’arricchimento del lessico, il
perfezionamento della capacità di elaborazione concettuale,
l’acquisizione della capacità di analisi critica dei testi
costituiscono gli obiettivi centrali dello studio. In
particolare lo studio delle lingue classiche, attraverso
l’esercizio tradizionale della traduzione, sviluppa le
capacità di affrontare e risolvere problemi, formulare
ipotesi, verificarne l’attendibilità in relazione sia al
patrimonio delle conoscenze acquisite nell’ambito
morfosintattico e lessicale sia alla cultura generale di
carattere storico, mitologico, letterario. Le finalità di
carattere storico-culturale e quelle di natura più
specificamente linguistica dovranno armonizzarsi senza che
nessuna delle due finisca col prevalere sull’altra.
Lo studio
della storia antica, soprattutto greca e romana, e di quella
medioevale nell’ambito del corso ginnasiale, fa acquisire
agli alunni i presupposti metodologici e le peculiarità
linguistiche della disciplina, fondando le premesse della
formazione civica e etica del cittadino, che viene poi
coltivata in tutto il percorso liceale. L’inquadramento
della storia antica nei suoi parametri corretti rappresenta
lo sfondo per lo studio consapevole, che prosegue nelle
classi liceali, del grande lascito culturale delle
letterature antiche.
Contenuti
minimi
La
notevole estensione dell’arco temporale oggetto di
trattazione comporta la necessità di individuare alcuni
percorsi principali su tematiche destinate ad essere riprese
e approfondite nel corso liceale. Sarà utile, al riguardo,
per alcuni argomenti, un taglio di "didattica breve",
costituito da quadri sintetici e profili schematici. Si
stabilisce, quale traguardo del programma, lo studio dei
capitoli iniziali della storia medievale.
L’educazione civica ha come oggetto di studio l’insieme di
quelle informazioni e conoscenze in grado di favorire un
approccio consapevole alla realtà nei suoi aspetti
istituzionali e politici, e di avvicinare i giovani alle
principali tematiche della società e del mondo
contemporaneo.
Non
minore importanza si attribuisce allo studio della
geografia, in un corso di studi che non ne prevede la
prosecuzione al liceo. La consapevolezza delle realtà e
delle problematiche legate alla descrizione della Terra e
all’inquadramento dei fenomeni nello spazio terrestre è
considerata premessa metodologica indispensabile per la
maturazione civile e l’apertura mentale alla dimensione
globale della contemporaneità: il taglio per tematiche e
problemi dovrà armonizzarsi con le nozioni fondamentali di
geografia fisica e politica. Contenuti minimi:
principali caratteristiche fisiche, economiche e politiche
delle varie regioni del mondo.
Si
ritiene opportuno precisare in modo più dettagliato i
contenuti minimi dell’insegnamento di italiano, latino e
greco.
IV
ginnasio
Italiano
- fonetica: conoscenza e
corretta applicazione delle regole ortografiche,
corretto uso della punteggiatura.
- morfologia: conoscenza e
corretta utilizzazione delle forme verbali.
- sintassi; analisi logica e
del periodo.
- lettura e analisi dei
testi in prosa.
Latino
- conoscenza e corretta
traduzione delle tre declinazioni dei nomi e degli
aggettivi di I e II classe.
- conoscenza e corretta
traduzione delle 4 coniugazioni, forma attiva e passiva.
- conoscenza e corretta
traduzione dei pronomi (tranne quelli indefiniti).
- conoscenza e corretta
traduzione dei principali complementi indiretti.
- conoscenza e corretta
traduzione delle seguenti proposizioni subordinate:
tutte quelle espresse col modo indicativo; cum
narrativo; proposizione finale; proposizione
consecutiva; proposizioni infinitive.
Greco
- conoscenza e corretta
traduzione delle tre declinazioni dei nomi e degli
aggettivi di I e II classe;
- conoscenza e corretta
traduzione di presente e imperfetto dei verbi tematici;
- conoscenza e corretta
traduzione del participio (tutti i valori sintattici;
genitivo assoluto).
- conoscenza e corretta
traduzione dei principali complementi indiretti.
- conoscenza e corretta
traduzione delle seguenti proposizioni subordinate:
proposizione soggettiva e oggettiva; proposizione
finale.
V
GINNASIO
Italiano
Completamento della sintassi del periodo; stilistica e
retorica; comprensione, analisi e rielaborazione dei testi
poetici; lettura e analisi del dei Promessi Sposi;
produzione di alcune tipologie testuali; produzione orale e
scritta: comprensione dei testi; individuazione delle
informazioni essenziali; coerente e corretta esposizione dei
contenuti.
Latino
Completamento sintassi dei casi, della sintassi del verbo e
del periodo.
Greco
Gradi
dell’aggettivo e completamento studio pronomi; futuro,
aoristo, perfetto, completamento dello studio delle funzioni
del participio e della sintassi del periodo, cenni sul
periodo ipotetico.
Per la
prova di traduzione in classe dal latino e dal greco, i
docenti possono proporre un unico brano o brani diversi.
Italiano
nel liceo
Lo studio
dell’italiano nel triennio del liceo prevede quattro ore di
insegnamento settimanali. In continuità con l’insegnamento
del ginnasio, mira a promuovere negli allievi la memoria
storica delle radici culturali nazionali, anche attraverso
un confronto con le manifestazioni culturali europee, a
educare a un metodo di analisi e di contestualizzazione dei
fenomeni, ad abituare a un uso consapevole e riflessivo
della lingua italiana e degli strumenti espressivi in
genere, a stimolare il gusto estetico, a favorire lo
sviluppo di un atteggiamento mentale flessibile, capace di
trasporre e adattare strumenti e metodologie a problemi
nuovi e diversi rispetto all’applicazione iniziale.
Gli
allievi sono guidati alla conoscenza del disegno
storico-letterario italiano nelle sue linee complessive (nei
corsi con sperimentazione di lingua straniera, anche ad una
conoscenza più approfondita delle letterature europee),
attraverso una didattica fondata sulla centralità del testo,
che utilizza i moderni strumenti dell’analisi testuale,
evitando però qualsiasi forma di tecnicismo e ricercando un
rapporto equilibrato tra studio dei testi e conoscenza
complessiva del quadro storico-letterario.
Analizzando e contestualizzando con strumenti adeguati il
testo letterario (ma anche non letterari, come saggi e
articoli su temi della contemporaneità) gli alunni sono
condotti a incrementare le loro competenze linguistiche
(possesso di un linguaggio appropriato e specifico, capacità
di organizzare il discorso in modo corretto dal punto di
vista logico-sintattico, capacità di adeguare il linguaggio
ai diversi contesti e alle diverse finalità comunicative),
ad acquisire adeguate strutture logico-argomentative, e a
sviluppare adeguate capacità di elaborazione e di autonomo
giudizio.
Sulla
base dei criteri generali adottati dal Liceo, la valutazione
verrà effettuata in base al grado di raggiungimento degli
obiettivi generali fissati, tenendo altresì nella dovuta
considerazione i livelli di partenza dell’alunno, lo
sviluppo delle capacità, la progressione nell’apprendimento,
la partecipazione all’attività didattica, l’impegno e la
continuità di applicazione, in una visione equilibrata e
armonica dei singoli fattori, nessuno dei quali, ai fini di
una valutazione completa e corretta, può essere trascurato e
subordinato agli altri.
Per una
più sicura individuazione dei nuclei essenziali del
programma di letteratura italiana, i docenti concordano
sulla seguente tripartizione degli argomenti nell’arco del
triennio liceale.
1° anno:
il genere epico-cavalleresco, dalle origini "francesi" alla
crisi dell’eroe cavalleresco in Cervantes; i modelli della
poesia medievale (provenzali, siciliani, cenni sullo
Stilnovo); Dante: la Divina Commedia con scelta
antologica dalla prima cantica; Petrarca: Canzoniere;
Boccaccio: Decameron.
2° anno:
Machiavelli e Guicciardini; il Barocco (Marino);
l’Illuminismo (aspetti generali); Goldoni, Alfieri, Parini
(aspetti generali). Scelte testuali dall’opera di Foscolo.
Caratteri generali del Romanticismo. Scelta di canti dal
Purgatorio.
3° anno:
Leopardi; Manzoni (Promessi Sposi); Verga e i
caratteri generali del Verismo e del Naturalismo; il
Decadentismo; Pascoli, D’Annunzio, Svevo e Pirandello.
Scelta di canti dal Paradiso.
Nel corso
dell’intero triennio saranno sviluppati temi e argomenti di
letteratura contemporanea, privilegiando un approccio
diretto ai testi. Particolare attenzione sarà dedicata,
nell’arco del triennio, alle diverse tipologie di scrittura
previste dal nuovo esame di stato, con criteri di
assegnazione dei compiti in classe tali da rendere possibile
a ciascun alunno di esercitarsi in ognuna delle tipologie
previste.
Latino e
greco nel liceo
L’insegnamento del latino e del greco al liceo prevede
quattro ore settimanali di lezione per il latino e tre ore
settimanali per il greco.
Lo studio
delle discipline classiche va inteso, da un lato, con un
atteggiamento volto ad evidenziare differenze e alterità,
dall’altro, con un’ottica che consenta di conoscere le
caratteristiche culturali di un mondo che fa parte del
nostro passato, individuando i fenomeni di persistenza e
vitalità della cultura greca e latina riaffioranti nelle
culture contemporanee La conoscenza delle civiltà classiche
nelle loro diverse manifestazioni del pensiero e
dell’elaborazione letteraria ha, dunque, una prima finalità
di tipo storicistico, in quanto esse si collocano come base
del patrimonio culturale italiano, ma anche come fondamento
di un’identità europea. Proposto in tal modo,
l’approccio al mondo classico rende ancora oggi possibile un
fecondo rapporto tra passato e presente.
Altro
aspetto fondamentale delle due discipline è quello più
specificamente linguistico, che si attua sia attraverso la
lettura diretta dei testi, sia attraverso l’esercizio della
traduzione. In entrambi i casi, l’allievo viene stimolato a
riflettere sul fenomeno linguistico, assumendone più piena
coscienza in tempi dominati, al contrario, da una
preoccupante inconsapevolezza e disattenzione espressiva. Né
appare trascurabile, al riguardo, la possibilità di
ricostruire l’etimo di una parte rilevante della lingua che
oggi parliamo e dello stesso mondo della tecnologia più
avanzata. I docenti concordano, al riguardo, circa
l’opportunità di far emergere dallo studio delle due lingue
classiche le parentele etimologiche e i collegamenti
logico-deduttivi dal punto di vista morfologico e lessicale.
Infine,
la descrizione del sistema letterario degli antichi e la
conoscenza delle loro opere sono fondamentali non solo per
l’acquisizione di una consapevolezza del sistema di
comunicazione letteraria cui essi diedero vita, ma anche per
avviare un’analisi più ampia sui generi letterari, sulle
tradizioni di modelli e di stile, sui topoi destinati
a percorrere come un filo rosso le successive letterature
romanze ed in genere europee. Anche per questa via, densa di
accostamenti e collegamenti, l’alunno sarà messo nelle
condizioni migliori per cogliere tanto le linee di
continuità, quanto i punti di rottura attraverso i quali le
letterature moderne, pur attingendo a quella linfa lontana,
finiranno inevitabilmente per distaccarsene. In conclusione,
le finalità di carattere storico-culturale e quelle di
natura più specificamente linguistica dovranno armonizzarsi
senza che nessuna delle due finisca col prevalere
sull’altra. Merita attenzione la proposta di numerosi
docenti di scegliere i classici tra gli autori e le correnti
che sono contemporaneamente oggetto di trattazione
storico-letteraria, in modo da consentire agli alunni un
corretto metodo di contestualizzazione storica.
I
contenuti minimi saranno i seguenti:
I Liceo
Latino:
Le origini della letteratura latina; il teatro romano
arcaico; Livio Andronico e Nevio; la commedia di Plauto; il
circolo degli Scipioni; il teatro di Terenzio; Lucilio e la
satira latina; Cicerone; Cesare e il commentario.
II Liceo: La
storiografia di Sallustio; Lucrezio; Catullo e la poesia
neoterica; l’età augustea;Virgilio; Orazio; l’elegia:
Tibullo e Properzio; Ovidio; la storiografia di Livio.
III Liceo:
l’età imperiale; Fedro; Seneca il filosofo; l’epica
innovativa di Lucano; Petronio e il Satyricon; il romanzo
latino; la satira: Persio e Giovenale; l’epica di età flavia;
Marziale; Quintiliano; Plinio il Giovane; la storiografia
imperiale: Tacito; Svetonio; Apuleio; la letteratura
cristiana; apologetica e patristica.
Greco
I liceo:
forme e periodi della letteratura greca; la fase
pre-letteraria; i poemi omerici; la questione omerica;la
scuola omerica; Esiodo; l’età della lirica e della sapienza;
il giambo: Archiloco, Ipponatte; l’’elegia: Tirteo, Solone,
Mimnermo, Teognide; la lirica monodica: Alceo, Saffo,
Anacreonte; il primo periodo della lirica corale: Alcmane,
Stesicoro, Ibico; il secondo periodo della lirica corale:
Simonide, Pindaro, Bacchilide; i primordi della prosa. Esopo
II liceo:
l’età della polis; il
teatro tragico; struttura del teatro; il mondo tragico; il
problema delle origini; Eschilo; Sofocle; Euripide; il
teatro comico; il problema delle origini; Aristofane; la
storiografia: Erodoto. Tucidide. Senofonte; la prima
stagione dell’oratoria; i generi oratori; il processo ad
Atene: Lisia
III liceo: il
tramonto della polis; la seconda stagione dell’oratoria:
Isocrate. Demostene; tutti gli aspetti dell’ ellenismo;
Menandro e la commedia nuova; Callimaco; Apollonio Rodio;
Teocrito; Eroda;
l’epigramma;
le scuole epigrammatiche: Leonida, Asclepiade, Meleagro; la
storiografia e Polibio; l’età greco-romana; la retorica; la
seconda sofistica e Luciano; Plutarco; il romanzo e i
principali romanzieri; la letteratura ebraica e cristiana.
Per la
prova di traduzione in classe dal latino e dal greco, i
docenti possono proporre un unico brano o brani diversi.
Storia e
educazione civica
L’insegnamento della storia, che è strettamente congiunto
all’insegnamento dell’educazione civica, viene impartito
nelle classi liceali per tre ore settimanali, in continuità
con l’insegnamento delle stesse discipline al ginnasio. Mira
a fornire agli studenti un insieme di competenze civili
utili a vivere con mentalità e operatività autonoma. Non ha,
cioè, scopi immediatamente professionali, né mira
all’acquisizione astratta di una cultura storica intesa come
semplice possesso di informazioni e nozioni relative al
passato, ma ha come finalità principale la formazione della
personalità e l’acquisizione di una consapevolezza civile e
critica.
In
quest’ottica è fondamentale la relazione con il presente,
visto come orizzonte all’interno del quale applicare le
competenze e gli strumenti acquisiti attraverso lo studio
del passato.
Sinteticamente, è possibile individuare all’interno delle
finalità dell’insegnamento della disciplina due campi
d’intervento distinti, ma strettamente correlati:
- uno relativo alla specificità
del lavoro storico e dello statuto epistemologico della
disciplina, che riguarda sia l’acquisizione delle
informazioni sugli eventi storici che l’acquisizione
delle procedure della ricerca, al fine di maturare la
capacità di ricostruzione della complessità di un
fenomeno storico, di riconoscere le diverse tipologie di
fonti e i diversi modi di selezionarle e utilizzarle, di
fornire un contesto a nozioni acquisite in altri ambiti
disciplinari;
- un altro che riguarda l’uso
delle competenze e della metodologia disciplinare
acquisita, al fine di sviluppare la capacità di
decifrare e interpretare il mondo attuale e di inserirsi
in esso attivamente, grazie all’attitudine ad una
visione problematica della realtà, a un approccio non
dogmatico ai problemi e alla conseguente sensibilità
verso le differenze.
Si
concordano gli argomenti sottoindicati, quali contenuti
minimi comuni per le tre classi liceali.
Storia
1°anno:
la rottura delle barriere geografiche; la formazione dello
stato moderno; Riforma e Controriforma; le guerre di
religione in Francia; la guerra dei Trent’anni.
2° anno:
la rivoluzione scientifica; le rivoluzioni inglesi del
Seicento; l’Illuminismo; la Rivoluzione industriale; la
Rivoluzione americana; la Rivoluzione francese; Napoleone;
la Restaurazione; l’unificazione italiana
3° anno:
l’imperialismo; l’età giolittiana; la prima guerra mondiale;
la Rivoluzione russa e lo stalinismo; il fascismo; il
nazismo; la seconda guerra mondiale; la nascita della
Repubblica italiana e la Costituzione; la guerra fredda; la
caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell’Unione
sovietica.
Filosofia
L’insegnamento della filosofia si svolge a partire dal primo
anno del liceo per tre ore settimanali, parallelamente
all’insegnamento della storia e dell’educazione civica. Mira
a condurre gli allievi alla conoscenza del patrimonio della
storia della filosofia occidentale, con possibili aperture
anche ad altre tradizioni di pensiero, attraverso lo studio
degli autori e dei temi più importanti - secondo scelte
effettuate dal docente - dalle origini della filosofia fino
al Novecento.
Gli
alunni, con l’ausilio del manuale e attraverso la lettura
diretta di testi filosofici o di pagine critiche, sono
condotti a ricostruire il pensiero degli autori, a
riconoscere le questioni filosofiche, ad analizzare i testi,
a stabilire confronti, a cogliere nessi con le altre
discipline, assimilando gradualmente il linguaggio della
filosofia e utilizzandolo come strumento per organizzare
criticamente, con metodo e disciplina, il proprio pensiero e
il proprio linguaggio.
Da questa
educazione al rigore logico e linguistico ci si attende
anche, come obiettivo più alto, l’educazione all’autonomia
morale, cioè all’esercizio libero del pensiero in funzione
di comportamenti orientati alla razionalità. Saranno
proposti i seguenti contenuti disciplinari minimi:
1°anno:
Platone, Aristotele
2°anno:
Galilei, Cartesio, Hobbes, Spinoza, Locke, Hume, Kant
Laddove possibile, sarà affrontato lo
studio di altri filosofi del ‘900. Saranno oggetto di
approfondimento le questioni seguenti:
Scienza e
tecnica
Esistenzialismo
I docenti
di storia e filosofia sulla base dei criteri generali di
valutazione indicati nel P.O.F., concordano di puntare, in
particolare, sui seguenti criteri di valutazione: assiduità
nella frequenza delle lezioni, partecipazione, impegno,
conseguimento degli obiettivi, importanza dei progressi
rispetto ai livelli di partenza.
Matematica
e Fisica
L’insegnamento della matematica si articola in due ore
settimanali di lezione al ginnasio, tre ore settimanali in
prima liceale e due ore settimanali in seconda e terza
liceale. L’insegnamento della fisica invece è impartito per
due ore settimanali in seconda liceale e per tre ore
settimanali in terza.
Per
quanto concerne i contenuti disciplinari minimi, essi sono
distribuiti nel quinquenni nell’ordine seguente:
IV ginnasio
Classe IV
ginnasiale
Tema n° 1
Gli insiemi
- Concetto di
insieme, sua rappresentazione, unione e
intersezione
Tema n° 2
Aritmetica e algebra dei numeri
- Rappresentazione
degli elementi negli insiemi N, Q, Z e R
- Numeri decimali e
relative frazioni generatrici,
- Passaggio da Q a R
- Notazione
Scientifica
- Approssimazioni
per eccesso e per difetto.
- Semplici
espressioni algebriche.
Tema n° 3
Costruzione della geometria euclidea
- Postulati e teoremi
- Gli enti fondamentali
della geometria
- Uguaglianza e congruenza
tra figure geometriche
- Rette, semirette,segmenti
e linee
- Rette parallele rette
perpendicolari (rette parallele tagliate da una
trasversale)
- Angoli – Poligoni
- I triangoli(altezza ,
mediana e bisettrice in un triangolo)
- I tre criteri di
congruenza.
Tema n° 4
Calcolo letterale
- Determinazione del valore
numerico di una espressione letterale.
- I monomi, operazioni con i
monomi.
- I polinomi, polinomi come
funzioni.
V ginnasio
Tema n° 1
Scomposizione dei polinomi.
- Messa in evidenza totale e
parziale.
- Scomposizione mediante
prodotti notevoli.
- Scomposizione di particolari
trinomi.
- Scomposizione di somme e
differenze di potenze simili.
- Scomposizione con la regola di
Ruffini.
- M.C.D. e m.c.m. dei polinomi.
Tema n° 2
Geometria Euclidea.
Parallelogrammi e loro proprietà.
Luoghi
geometrici.
Circonferenza. Teorema della corda.
Posizioni
relative tra retta e circonferenza e tra circonferenze.
Angoli al
centro e alla circonferenza e teorema relativo.
Tema n° 3
Calcolo letterale
- Frazioni algebriche.
- Semplificazioni delle frazioni
algebriche.
- Operazioni con le frazioni
algebriche.
Tema n° 4
Equivalenza piana
- Equivalenza piana e proprietà.
- Equiscomponibilità.
- Poligoni equivalenti.
- Teoremi di Euclide e Pitagora.
Tema n° 5
Equazioni e disequazioni
- Uguaglianza, equazioni e
disequazioni.
- Principi di equivalenza.
- Risoluzione di equazioni di 1°
grado.
- Disequazioni razionali intere.
1^ Liceo
Tema n° 1 -
Geometria
- La circonferenza.
- Trasformazioni per
similitudine del piano euclideo. Proprietà invarianti.
Teorema di Talete.
Tema n° 2
- Equazioni e sistemi di 1°
grado.
- Disequazioni e sistemi di
1° grado.
Tema n° 3 -
Radicali
Tema n° 4
- Equazioni e disequazioni di 2° grado.
2^ Liceo
Tema 1
Equazioni di
grado superiore al secondo riconducili al 2° grado;
disequazioni di 2° grado; sistemi di disequazioni di 2°
grado.
Tema 2 -
Geometria Cartesiana
Tema 3 –
Applicazione della
similitudine – cenni sui poliedri.
Fisica
Tema 1 –
Teoria della misura
Tema 2 –
Cinematica
Tema 3 –
Dinamica
Tema 4 –
Statica
3^ Liceo
Matematica
TRIGONOMETRIA
Archi ed
angoli : misure degli archi e degli angoli in gradi
sessagesimali e in radianti , passaggio da un sistema
all'altro. Funzioni goniometriche : Circonferenza
goniometrica,
definizione
delle funzioni goniometriche : seno,coseno,tangente
,cotangente , secante e cosecante. Relazioni fondamentali e
loro applicazioni. Archi associati e loro applicazioni.
Archi
speciali: 30° ,45° ,60°. Identità ed equazioni: equazioni
goniometriche elementari , equazioni goniometriche di
secondo grado , equazioni omogenee lineari e non, equazioni
lineari. Formule di sottrazione, di addizione ,di
duplicazione , di bisezione ,formule razionali in funzione
di tg ( x/2 ) , formule di prostaferesi con applicazione
alle equazioni. Teoremi dei triangoli rettangoli. Teorema
dei seni - Teorema delle proiezioni - Teorema del coseno o
di Carnot - Area del triangolo.
GEOMETRIA -
Cenni sulla geometria dello spazio
a
Tema 1
- Temperatura e calore
Tema 2 –
Cenni sulle onde e sulla
luce
Tema 3
– Elettrostatica ed elettrodinamica.
Tema 4 -
Magnetismo
Ogni
alunno dovrà dimostrare di:
-possedere i contenuti e i procedimenti analizzati per lo
studio delle problematiche algebriche, geometriche,fisiche,
informatiche ( PNI);
-aver
assimilato il metodo deduttivo e recepito il significato del
sistema assiomatico;
-saper
risolvere problemi semplici di natura algebrica, geometrica
e informatica.
-saper
elaborare informazioni e utilizzare consapevolmente metodi
di calcolo e strumenti informatici (PNI ).
-inquadrare storicamente l'evoluzione delle idee matematiche
e fisiche fondamentali.
-comprendere ed utilizzare correttamente il linguaggio
specifico della disciplina.
Le
finalità e gli obiettivi elencati concorrono
all’individuazione dei temi da trattare nei singoli corsi.
L'attività matematica viene sviluppata per "temi".
Per ogni questione si propone una situazione problematica
che permette ai giovani di prospettare soluzioni, di
ricercare procedimenti risolutivi più immediati e semplici,
di scoprire le relazioni matematiche che servono al
problema, di generalizzare e formalizzare i risultati. Nello
sviluppo didattico occorre anche far ricorso ad esercizi
applicativi della teoria percepita, sia per consolidare le
nozioni apprese, sia per acquisire una sicura padronanza del
calcolo. Occorre dar risalto alla sistemazione assiomatica
della geometria euclidea, la quale conduce l’allievo ad
acquisire un modello deduttivo che è un modello essenziale
per ogni altra sistemazione razionale.
Occorre
cercare ogni occasione per illustrare, ed eventualmente
approfondire, con il concorso dello studio delle altre
discipline e attraverso la lettura di pagine a carattere
storico, il contributo dato dai greci al costituirsi della
scienza matematica. L’uso dell’elaboratore elettronico è
particolarmente significativo per potenziare i contesti
matematici che vengono progressivamente sviluppati. Oltre a
permettere l’approfondimento delle conoscenze, dei linguaggi
e dei metodi propri dell’informatica, esso consente anche,
mediante la visualizzazione di processi algoritmici non
attuabile con l’elaborazione manuale, la verifica
sperimentale di nozioni teoriche già apprese ( PNI).
Nell’ambito dei criteri generali indicati nel P.O.F., la
valutazione dell’alunno viene realizzata su vari parametri e
precisamente nell’individuare:
- La partecipazione al processo
cognitivo dell’attività didattica.
- Il comportamento sociale.
- Il processo di maturazione
tenendo conto dei livelli di partenza.
- Possesso di conoscenze dei
contenuti trattati.
- Acquisizione di competenze di
applicazioni di procedure.
- Sviluppo delle capacità di
osservazione , di analisi, di sintesi, di dialogo, di
logica.
- L’interesse alla ricerca e
alla documentazione scientifica.
- Ogni altro elemento idoneo a
completare la conoscenza della personalità globale del
giovane.
Le tipologie
di prova delle verifiche sono le seguenti:
- colloqui orali
- questionari di tipo A, B o C
così come richiesto dalla normativa riguardante gli
esami di Stato.
- esercitazioni, individuali e/o
di gruppo, sull’applicazione delle regole studiate.
- brevi relazioni su argomenti
selezionati.
I docenti
concordano, tenendo conto dell’ esiguo numero di ore, specie
nelle classi ginnasiali, di assicurare almeno due prove.
I
risultati delle verifiche saranno misurate laddove la
tipologia della prova lo consenta con criteri il più
possibile oggettivi mediante anche griglie di valutazione.
Scienze
L’insegnamento delle scienze viene impartito per quattro ore
settimanali in prima liceale, per tre ore settimanali in
seconda liceale e per due ore settimanali in terza liceale.
Prevede un approccio analitico e globale a diverse
discipline che, attraverso una sintesi superiore, permette
di decontestualizzare una serie di leggi generali della
natura utili a descriverne qualsiasi aspetto.
La
chimica, la biologia, l’astronomia, le scienze della Terra
sono discipline attraverso cui si articola, nelle tre classi
liceali, l’insegnamento delle scienze. Diverse per
contenuto, per modalità didattiche, per le specifiche
capacità che intendono sviluppare all’interno delle singole
classi, esse rappresentano, tuttavia, un’unità strutturale
che permette la comprensione integrata della realtà
macroscopica e microscopica dell’Universo, nella complessità
delle sue infinite variabili.
Nell’ottica di questa fondamentale unità, le finalità
formative che l’insegnamento delle scienze si propone
possono essere generalizzate e ricondotte ai seguenti
aspetti essenziali:
- sviluppo di un metodo e di una
mentalità scientifica da utilizzare come elemento
costante in diversi ambiti e situazioni;
- acquisizione della capacità di
coordinare, valutare, utilizzare tutte le conoscenze
acquisite in una sintesi armoniosa tra pensiero
logico-formale e pensiero operativo, che consenta agli
alunni di essere protagonisti della loro formazione
- comprensione di sistemi di
relazione e dinamiche interne che caratterizzano i vari
aspetti della realtà fisica della natura per poterne
cogliere anche le implicazioni etico-sociali
- sviluppo di una struttura
cognitiva che, esprimendosi attraverso l’abitudine alla
scelta consapevole di linguaggi, leggi, strumenti, possa
costituirne un modello per la costruzione di esperienze
future.
Per
quanto concerne le linee programmatiche comuni, esse vengono
così individuate:
- Prima liceale: Chimica
generale (unità di misura delle grandezze fondamentali e
loro derivate; proprietà della materia; l’atomo; il
sistema periodico degli elementi; i legami chimici; la
nomenclatura dei composti inorganici e le reazioni
chimiche; soluzioni; equilibrio chimico; acidi e basi).
Cenni di biologia descrittiva (le basi della vita; la
cellula)
- Seconda liceale: Chimica
organica (chimica del carbonio). Biologia (ereditarietà;
evoluzione; anatomia e fisiologia del corpo umano).
- Terza liceale: Scienze della
Terra (astronomia; dinamica endogena ed esogena della
terra).
Sulla
base dei criteri di valutazione indicati nel P.O.F., ciascun
alunno sarà valutato secondo il percorso individuale
effettuato, tenendo presenti le condizioni di partenza,
rispetto ad abilità e competenze, il grado di acquisizione
degli obiettivi programmati, la capacità di esporre con un
linguaggio rigoroso ed appropriato gli argomenti studiati la
conoscenza e la comprensione degli stessi.
Le
verifiche saranno così diversificate: interrogazioni orali,
questionari (vero/falso, a scelta multipla, a completamento,
a domanda aperta), relazioni di lavori di approfondimento
svolti singolarmente o in gruppo. In particolare nelle terze
liceali saranno somministrati test secondo le tipologie A, B
e C.
Lingua e
civiltà straniera
La lingua
straniera curricolare è l’inglese. Nei corsi tradizionali la
lingua inglese viene studiata nelle due classi ginnasiali
per quattro ore settimanali. La scuola, inoltre, offre agli
studenti la possibilità di avvalersi di lezioni di
conversazione tenute da insegnanti di madrelingua in
compresenza con i docenti titolari dell’insegnamento della
disciplina. L 'insegnamento della lingua inglese costituisce
un aspetto fondamentale dell'azione educativa della scuola
cui concorrono tutte le discipline, ciascuna con il proprio
linguaggio. La lingua inglese si colloca, con la lingua
italiana, nell'ambito interdisciplinare della "Educazione
linguistica". Per contribuire al pieno sviluppo della
personalità dell'allievo, l'insegnamento della lingua
straniera si articolerà in modo tale da favorire:
-la
formazione umana, sociale e culturale dei giovani attraverso
il contatto con altre realtà in un’educazione
interculturale, che porti a una ridefinizione dei propri
atteggiamenti nei confronti del diverso da sé ;
-lo
sviluppo delle modalità generali del pensiero attraverso la
riflessione sulla lingua;
-l
'acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di
servirsi della lingua in modo adeguato al contesto;
-lo
studio della lingua inglese attraverso l’analisi comparativa
con la propria, con particolare riguardo agli aspetti
storico-letterari;
La
realizzazione di tali finalità sarà garantita dal
perseguimento dei seguenti obiettivi generali:
- raggiungimento dei livelli di
competenza linguistica previsti dal Quadro Comune di
Riferimento Europeo (European Framework) B1 al
termine del ginnasio e B2 al termine del liceo;
- rafforzamento della dimensione
europea dell’istruzione incoraggiando il partenariato
tra istituti scolastici;
- sviluppo nei giovani di un
sentimento di appartenenza all’Unione Europea, per farne
conoscere ed apprezzare il pluralismo culturale;
- ampliamento delle abilità
comunicative mediante l’impiego delle tecnologie
dell’informazione e comunicazione (TIC), in particolare
con moduli di apprendimento linguistico on line che
vadano ad integrare il lavoro in classe o che possano
essere usati per lo studio autonomo, anche con la
possibilità di creare gemellaggi e partenariati
elettronici tra istituti scolastici prevista dal
programma europeo e-learning;
- acquisizione della
consapevolezza della propria competenza linguistica
attraverso la compilazione del
Portfolio Europeo delle Lingue.
Il nostro
istituto favorisce anche l'acquisizione, da parte degli
studenti, dell'attestazione delle proprie competenze
linguistiche. Il certificato rilasciato dalla Cambridge
University ha valore ufficiale, viene inserito nel documento
che attesta il curriculum scolastico dello studente,
ed è riconosciuto a livello europeo in ambito sia scolastico
sia professionale. Gli studenti dopo la frequenza di un
corso extracurricolare specifico possono sostenere esami
Cambridge ESOL per i due livelli: PET (Preliminary English
Test) e FCE (First Certificate in English).
Il PET è
un esame di livello intermedio inferiore (Soglia - Threshold)
e rappresenta il terzo livello (B1) del Quadro
Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, il
quale valuta la conoscenza acquisita nell'inglese generale.
Il superamento del livello 3 indica che lo studente possiede
una padronanza della lingua limitata, ma efficace in
situazioni familiari.
L’FCE
(First Certificate in English) è un esame di livello
intermedio superiore (Progresso-Vantage) e rappresenta
il quarto livello (B2, C1) del Quadro Comune Europeo
di Riferimento per le Lingue. Il superamento del
livello 4 indica che lo studente possiede una padronanza
della lingua generalmente efficace in un determinato numero
di situazioni.
Per
quanto riguarda lo studio della letteratura, si ritiene
opportuno diversificare i contenuti in relazione
all’indirizzo del corso. Nei corsi tradizionali, si
svolgeranno, nei primi anni, solo pochi elementi
introduttivi di storia, dando più spazio a brani di civiltà,
nel tentativo di privilegiare la lingua e di utilizzare la
letteratura non come un fine ma come un veicolo. Nel corso
della quinta ginnasiale, si effettueranno la lettura, il
commento e la traduzione di passi scelti tratti dalle varie
epoche e correnti. Nei corsi ad indirizzo sperimentale,
l’approccio letterario sarà graduale e approfondito,
coniugato con le altre discipline, maggiormente articolato
negli anni liceali ed imperniato sulla storia della Gran
Bretagna.
Una
studentessa americana proveniente dall’associazione "Fullbright"
affiancherà in compresenza le docenti di inglese per otto
ore alla settimana.
Storia
dell’arte
Nella
prima e nella seconda classe di liceo, alla storia dell’arte
è riservata un’ora di lezione settimanale, nella terza
classe due ore.
Obiettivo
preliminare della disciplina è dotare gli allievi di
un’informazione sui contenuti di base, tale da completarne
il piano di cultura generale e nello stesso tempo tale da
suscitare specifiche vocazioni ed interessi in chi voglia
proseguire nel campo e accedere alle facoltà di Lettere con
indirizzo archeologico o storico-artistico o alla facoltà di
Conservazione dei beni culturali.
L’insegnamento della disciplina tenderà a fornire agli
alunni i mezzi per comprendere i significati e i valori
culturali storici ed estetici di un’opera d’arte, a educarli
alla conoscenza e al rispetto del patrimonio, a sviluppare
in loro la dimensione estetica, nel quadro di una visione
pluridisciplinare che consenta il raccordo con altri campi
del sapere.
In
particolare gli allievi saranno guidati alla individuazione
dei contesti storici e culturali in cui l’opera d’arte si
colloca e a coglierne le tecniche, l’aspetto iconografico,
lo stile, la tipologia, evidenziando il modo peculiare in
cui ciascun artista si appropria dei linguaggi e interagisce
con la tradizione.
Alla fine
di questo percorso formativo si situa la comprensione del
messaggio complessivo dell’opera d’arte, alla quale
concorrono, oltre all’apporto individuale e storico, anche
la destinazione del prodotto artistico.
Tra gli
obiettivi specifici dell’insegnamento della disciplina vanno
inoltre inclusi l’acquisizione di un lessico e di una
terminologia rigorosi e la capacità più complessiva di saper
decodificare un territorio. Capacità cui è connessa,
ovviamente, la trasmissione di un interesse e di una
"passione" destinati anch’essi a tradursi in coscienza
civica e in atteggiamenti di rispetto e di tutela verso un
patrimonio non meno importante della singola opera d’arte, e
non meno sottoposto al rischio di innumerevoli e quotidiane
aggressioni.
Contenuti
minimi
Nella
prima classe, dovrebbero essere trattate l’arte greca,
l’arte ellenistica, l’arte romana e l'arte paleocristiana.
Le
civiltà pre-greche, la preistorica, l’egiziana, la cretese,
la micenea e la civiltà italico-etrusca saranno analizzate
in modo complementare e per gli aspetti necessari a
comprendere il discorso più ampio della disciplina.
Nella
seconda classe, dovrebbero essere trattate l’arte
paleocristiana-bizantina, l’arte romanica, l’arte gotica.
Nella
terza classe è prevista la trattazione di aspetti dell’arte
del Rinascimento, del Seicento, del Settecento,
dell’Ottocento e del Novecento.
Gli
argomenti, data l’ampiezza dell’arco di tempo nel quale si
sviluppano, saranno proposti per campionature o attraverso
percorsi nell’architettura, per evidenziare le diverse
tipologie architettoniche, nella scultura e nella pittura,
per sottolineare le correnti, le personalità e le opere più
significative.
Per
promuovere la conoscenza del territorio, parallelamente ai
programmi che si svolgeranno, verrà introdotto o si porterà
avanti lo studio di Napoli o di siti circostanti e saranno
svolte lezioni itineranti.
Momento
di studio saranno anche le mostre o le manifestazioni che
nel corso dell’anno si organizzeranno nella città e i viaggi
di istruzione .
Sezione
sperimentale
Nella
sezione F viene portata avanti una sperimentazione parziale
di storia dell’arte, ai sensi della Circ. Min. 295 del 94,
che ha comportato l’elevazione dell’insegnamento della
disciplina a cinque anni, con un’articolazione nel biennio
ginnasiale e nel triennio liceale e una caratterizzazione
diversa dello studio, mediante l’aumento complessivo delle
ore di lezione (2+2+2+2+2) e d’apprendimento.
Il
progetto di sperimentazione è nato da una serie di
considerazioni di fondo sul ruolo che la storia dell’arte ha
nel compito formativo e critico che la scuola deve avere, in
quanto disciplina che non soltanto, attraverso la sua
funzione primaria, dà la possibilità di leggere in modo
consapevole i manufatti storico-artistici ed i contesti nei
quali sono stati realizzati, ma che permette anche di
sviluppare capacità critiche e coscienza del valore dei beni
culturali, se si pensa all’assunzione di responsabilità
civile e morale che può ingenerare nei confronti del
patrimonio culturale.
A tutto
questo si è aggiunta anche la riflessione che il numero di
ore concesso all’insegnamento tradizionale non è sufficiente
a garantire un’oggettiva padronanza delle problematiche
storico-artistiche e la complementarietà con altre
discipline, utile invece a forme di sapere unitario.
Nel
biennio ginnasiale il programma, come da indicazioni
contenute nella C.M. n.295 del 18.10.94.", mirerà a far
acquisire agli allievi conoscenze che permetteranno loro di
decodificare e interpretare a vari livelli il linguaggio
artistico. In tal senso, obiettivi significativi saranno "i
momenti attraverso i quali si realizza il processo della
percezione" e la "conoscenza diretta dei momenti più
rappresentativi della cultura artistica regionale". In
quarta, inoltre, una parte sarà riservata alla trattazione
dell’arte egiziana, cretese, micenea greca, in quinta a
quella dell’arte italica, etrusca e romana.
Per
promuovere la conoscenza diretta del patrimonio
storico-artistico, in relazione agli argomenti proposti,
saranno svolte lezioni itineranti in città, nel territorio
circostante e viaggi d’istruzione di un giorno.
Nel
triennio si affineranno le capacità storico-critiche degli
alunni, saranno trattati i principi fondamentali della
museografia e della museologia, sarà portato avanti lo
studio del territorio e saranno introdotti l’arte tarda
antica, medioevale, romanica e gotica nella prima classe, il
Quattrocento, il Cinquecento, Il Seicento, il Settecento, in
terza, l’Ottocento, il Novecento nella seconda.
Per
promuovere la conoscenza diretta del patrimonio
storico-artistico, sugli argomenti proposti, saranno svolte
in tutte le classi lezioni itineranti in città, nel
territorio circostante e viaggi d’istruzione di un giorno
all’interno e fuori della regione.
Educazione
fisica
L’insegnamento dell’educazione fisica prevede due lezioni
settimanali, per tutto il quinquennio. Mira a rendere gli
allievi capaci di affrontare, analizzare e controllare
situazioni problematiche personali e sociali, a sviluppare e
a utilizzare pienamente le loro qualità fisiche e
neuromuscolari , a favorire la comprensione del ruolo del
corpo in ambito sociale, per riconoscerne la valenza sia a
livello personale che comunicativo.
Tali
finalità sono perseguite attraverso
- il potenziamento fisiologico,
inteso come miglioramento della resistenza, della forza
e dell’elasticità muscolare;
- la rielaborazione degli schemi
motori di base, come il camminare, il correre, il
saltare, il rotolare;
- il consolidamento del
carattere, in funzione dello sviluppo della socialità e
del senso civico;
- la conoscenza e la pratica
delle attività sportive;
- la conoscenza delle nozioni
fondamentali sulla tutela della salute e sulla
prevenzione degli infortuni.
Dal punto
di vista dei criteri di valutazione, nell’ambito dei criteri
generali esposti nel P.O.F., saranno presi in considerazione
non solo le abilità e capacità motorie degli alunni, ma
soprattutto l’impegno, la partecipazione assidua alle
lezioni sia pratiche sia teoriche, la frequenza, il
comportamento. Nell’ambito di ciascun obiettivo saranno
valutati i miglioramenti attraverso prove oggettive (test
pratici) e soggettive, attraverso l’osservazione
sistematica.
Prospetto
riassuntivo delle ore settimanali di lezione per disciplina